La Camminata organizzata dal CCCM, Nocetum e la rete Valle dei Monaci

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Un’esperienza coinvolgente e partecipata che non ha mancato di sorprendere coloro che vi hanno preso parte. Un appuntamento nel corso del quale i temi del Creato hanno accompagnato ogni tappa della Camminata Ecumenica che si è svolta lo scorso 25 giugno nella Valle dei Monaci. Un incontro giunto alla sua seconda edizione e organizzato dal Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano insieme ad Associazione Cascine Milano, Nocetum e rete Valle dei Monaci con il sostegno dell’Arcidiocesi di Milano. Tema di quest’anno: l’acqua.

«Dopo il grande successo della prima edizione viviamo con grande entusiasmo anche questo secondo appuntamento. La camminata ecumenica rappresenta tutte le anime delle Chiese Cristiane che vi partecipano: insieme camminiamo, ci fermiamo e riflettiamo. È un po’ la metafora della nostra condizione: diversi ma uniti nel cammino. Un’unità in movimento che ha anche una valenza fisica oltre che spirituale», testimonia il Pastore della Chiesa Valdese, Giuseppe Platone, neo-presidente del CCCM.

Cultura, territorio e spiritualità si sono intrecciati nella Valle dei Monaci in un percorso che è iniziato a Chiaravalle, precisamente nell’Abbazia, dove i pellegrini sono stati accolti da canti della tradizione russa ortodossa. Un momento spirituale, cui è seguita la visita all’antico mulino dell’Abbazia. Un’opera che da alcuni anni è stata restituita alla collettività e che resta l’emblema dell’operosità dell’uomo. Un luogo la cui energia è tratta dall’acqua (a breve le pale torneranno ad essere mosse proprio da un piccolo corso d’acqua come avveniva un tempo).

Ogni tappa della Camminata Ecumenica è stata accompagnata da una presentazione del luogo e da una riflessione spirituale così, quando la marcia è giunta nel Parco della Vettabbia, la meditazione sull’ingegno dell’uomo applicato alla coltivazione è sorta spontanea. Qui, infatti, da poco è stata ripristinata l’antica marcita ovvero una tecnica che in epoca medievale ha permesso la bonifica e lo sviluppo agricolo di tutto il territorio.

È stato poi nella tappa successiva a Cascina San Bernardo che l’Associazione Cascine Milano ha voluto sottolineare il valore del recupero delle cascine in un ambito urbano come quello milanese. In questo luogo Società Umanitaria rispondendo al bando di gara vinto lo scorso anno sta facendo rivivere un giardino di frutti antichi.

Procedendo nel cammino si è giunti al grande Depuratore di Nosedo, emblema di come la trasformazione delle acque di scarico della città possa diventare una risorsa importante per la città, non solo per l’utilizzo agricolo. I pellegrini si sono poi spinti fino a Cascina Nosedo, bene recentemente sottratto alla criminalità organizzata e temporaneamente affidato a Cooperativa La Strada e Consorzio Sir che lo stanno ripulendo e valorizzando come laboratorio di attività volte a riscoprire anche il patrimonio naturale di Milano. Subito dopo pranzo tempo c’è stato tempo per una breve visita alla chiesetta dei S.S. Filippo e Giacomo, di origini paleocristiane, oggetto di recenti scavi archeologici che hanno messo in luce frammenti di una storia bimillenaria. Si è detto qualcosa anche della cascina attigua Corte San Giacomo, sede del Centro Nocetum, che cerca di prendersi cura dell’uomo nella sua integrità, cioè della sua anima, del suo corpo e dell’ambiente in cui vive, riconoscendolo come opera meravigliosa e unica del Creatore, come ebbe a dire Suor Ancilla in una festa del Creato. Nell’ultima tappa a Cascina Casottello i partecipanti alla Camminata sono stati accolti da una merenda etnica preparata e offerta dagli amici di Sunugal. Tappa conclusiva degna delle sorprese e delle emozioni che hanno riempito i cuori e gli occhi in questa giornata in una Milano che non ti aspetti. Tra le varie iniziative parallele un concerto d’archi all’interno della rassegna Concerti di periferia ha suggellato la giornata nella suggestiva Chiesetta di Nosedo.