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CENNI STORICI

Nell’ambito delle chiese sorte con la Riforma Protestante del XVI sec. e della Comunione Anglicana in Gran Bretagna, nel secolo XVIII, per opera del pastore anglicano John Wesley, nacque il movimento metodista: il vasto movimento di Risveglio religioso e sociale coinvolse dapprima l’Inghilterra e il Nord America e, per l’attività dei suoi missionari, si diffuse ben presto in tutta Europa e nel resto del mondo. 

La Chiesa Metodista, infatti, è oggi la Chiesa protestante piu’ diffusa in tutti i continenti e si distingue ovunque per la sua profonda spiritualità e per la sua marcata sensibilità verso i problemi sociali e politici. 

Oggi la Chiesa Metodista è impegnata in ogni parte del mondo nella lotta contro la guerra, lo sfruttamento dei minori, l’alcolismo, la droga e quanto affligge la nostra società.

La chiesa di Milano fa parte di questo movimento mondiale di risveglio.

La presenza metodista in Italia risale alla metà del secolo XIX, quando la Chiesa Metodista Wesleyana (originaria dalla Gran Bretagna) nel 1861 e la Chiesa Metodista Episcopale (originaria dagli Stati Uniti d’America) nel 1873, iniziarono un’opera di predicazione evangelica tramite i missionari Henry Piggot (inglese) e Leroy Vernon (statunitense).

A Milano, verso la fine dell’800 esistevano diversi locali di culto sia metodisti wesleyani, sia dei metodisti episcopali. Negli anni 1920-1930 tali luoghi di culto si trovavano in via Cesare Correnti, via Melzi D’Eril, via Eustachi e corso Garibaldi. Prima della seconda guerra mondiale restavano solo i due storici luoghi di via Cesare Correnti e di corso Garibaldi.

Durante il ventennio fascista, per la loro predicazione della libertà, propria del protestantesimo, le chiese metodiste milanesi divennero dei centri di raccolta di molte persone, non necessariamente metodiste, che frequentavano i culti perché percepivano un annuncio concreto di nuova giustizia e nuova libertà ben diversa dalla cultura dominante. Forti, in quegli anni, furono i legami con la cultura laica della città e con i movimenti antifascisti.

Dal 1973 la chiesta metodista si trasferisce nel locale di culto di via Luigi Porro Lambertenghi 28 proseguendo il suo impegno di predicazione evangelica e cercando di dare un contributo alla soluzione delle questioni sociali del quartiere (lo storico quartiere “Isola”).

Negli ultimi venti anni la comunità si è lentamente aperta all’accoglienza di persone straniere evangeliche o d’altre denominazioni.

Si tratta soprattutto di filippini, ghanesi, indiani. Con loro, e spesso in collaborazione con pastori provenienti da chieste metodiste statunitensi o inglesi, si sta operando una concreta integrazione della vita comunitaria e della vita civile.

Nel 1967 la Chiesta Metodista italiana è fondatrice, con altre chiese evangeliche, della Federazione delle chieste evangeliche in Italia. Dal 1979 è in atto l’integrazione fra le Chiese Valdesi e Metodiste le quali si riconoscono nell’unico Sinodo come luogo di unità nella fede e nella disciplina.

Dalla sua fondazione, la Chiesa Metodista di Milano fa parte del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano con un impegno ecumenico prioritario della propria testimonianza evangelica.

FONDAMENTI DI FEDE

Se ci si domanda quale sia la teologia metodista, la risposta è semplice: nient’altro che la buona e sana dottrina protestante della giustificazione per fede. Potremmo riassumerla così:

  1. la grazia di Dio è indistintamente in tutti e per tutti;
  2. nella sua libertà, e senza alcun mio merito, Dio mi offre la salvezza in Cristo;
  3. nella mia libertà io rispondo riconoscente a questo dono con il mio agire;
  4. non agisco quindi per ottenere qualcosa da Dio, ma per testimoniare a Lui la mia riconoscenza e per far conoscere ai miei fratelli e alle mie sorelle questa straordinaria esperienza;
  5. se io mi trovo qui e ora è dunque qui e ora che devo dimostrare la mia riconoscenza predicando l’Evangelo; che devo svolgere la mia opera di testimonianza e di aiuto in favore di uomini e donne e di ogni creatura di questo mondo. Qui e ora significa “ovunque e sempre”. Qui, cioè ovunque mi trovo e ora, cioè subito. Questo si traduce in azione: prima di tutto sul piano individuale, come impulso al rinnovamento personale, poi sul piano sociale, come impegno alla promozione umana.

La Cena del Signore, celebrata una volta al mese e nelle principali festività cristiane e il battesimo in acqua (amministrato sia ai neonati sia agli adulti), sono gli unici sacramenti riconosciuti.

LITURGIA E FESTIVITA’ PRINCIPALI

Principale attività della Chiesa è il Culto domenicale. Esso è costituito da preghiere, confessione del peccato e annuncio del perdono, letture bibliche, predicazione, celebrazione della Cena del Signore, raccolta delle offerte e benedizione. 

Il Culto è guidato da una pastora o un pastore oppure da predicatori, uomini e donne, che svolgono localmente il ministero della predicazione.

Nella Chiesa metodista non vi sono festività particolari diverse dalle festività del calendario cristiano (Avvento, Natale, Venerdì Santo, Pasqua e Pentecoste). 

Un Culto speciale celebrato la prima domenica dell’anno è chiamato “Culto per il Rinnovamento del Patto”.

Di fronte alle difficoltà che incontrava il movimento metodista agli inizi, John Wesley si convinse della necessità di istituire, nelle nascenti comunità, un atto particolarmente significativo mediante il quale i convertiti potessero rinnovare l’impegno assunto al momento della loro conversione, richiamandosi al patto che a suo tempo Dio aveva stabilito con il suo popolo e che aveva rinnovato in Cristo.

Nel 1755 egli fu in grado di tenere pubblicamente il primo di questi culti solenni che furono appunto chiamati “di rinnovamento del patto”.

Secondo l’opinione di alcuni studiosi, tra i quali Lord John Russel (autore di un’opera di due volumi del 1830 su “La situazione europea dopo la pace di Utrecht”), il fatto che le “società” metodiste si riconoscessero ogni anno in un patto con Dio, fu tra le ragioni che determinarono il successo del metodismo e quindi l’influsso positivo che esso esercitò all’interno della compagine sociale. La liturgia usata da Wesley in quell’occasione, rimase per lungo tempo comunemente impiegata nelle chiese metodiste. L’ultima versione appare nel “Methodist Service Book” approvato dalla Conferenza Metodista del 1947.

STRUTTURA

L’organizzazione è di tipo sinodale ed è in comunione con l’organizzazione delle chiese valdesi in Italia. Infatti, dal 1975 il “Patto di integrazione” prevede un unico corpo ecclesiastico formato da chiese metodiste e valdesi il quale, nei rapporti con lo Stato è chiamato “Chiesa Evangelica Valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi”.

Alla base organizzativa vi è l’assemblea dei credenti. Vi è così un’assemblea della Chiesa locale, l’assemblea delle chiese in un dato territorio (il Circuito), l’assemblea che raccoglie chiese e istituti in più regioni (il Distretto) e l’assemblea sinodale quale unico luogo di governo delle chiese.

I ministeri riconosciuti sono: pastore, consigliere, predicatore locale, capogruppo e direttore della scuola domenicale. Tali ministeri possono essere esercitati a livello locale o nazionale e possono avere rapporti amministrativi con la Chiesa, oppure possono essere esercitati volontariamente.

Le chiese metodiste e valdesi sono guidate da un esecutivo formato da 7 persone (la Tavola Valdese).

Per le chiese metodiste l’esecutivo che consente a loro di essere amministrate e rappresentate nel mondo ecumenico, si chiama “Opere per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia (OPCEMI)”. Tali esecutivi sono eletti ogni anno dal Sinodo e sono formati da pastori e laici.

Le persone che assumono responsabilità nella Chiesa sono sempre elette da un’assemblea e hanno un mandato per un anno rinnovabile per un massimo di sette.

ATTIVITA’ PRINCIPALI

In Lombardia la Chiesa metodista è presente a Milano (dove si trova la comunità più numerosa che ha una diaspora in tutta la provincia), a Cremona e Sondrio con piccole comunità.

Culti:

Domenica ore 11.00, culto bilingue in italiano e inglese. (Una volta al mese – indicativamente la terza domenica, culto in italiano alle ore 10.30 e alle ore 11,45 in inglese. Prima domenica del mese e durant le festività: culto con la Cena del Signore. 

Corso di istruzione biblica ai bambini e ragazzi (Scuola domenicale e Catechismo):

Domenica ore 11.00

Studi biblici:

In inglese, tutte le domeniche alle ore 10.00. 

In italiano, mensilmente a Saronno, nel tardo pomeriggio di giovedì. Sono in previsione altri momenti di studio biblico in italiano, in collaborazione con le altre chiese protestanti di Milano.

Incontro giovani: 

Bimensili

Gruppi di musica per i culti con prove la domenica:

Praise and Worship Team, Gruppo Gospel

Catechismo per adulti:

a richiesta

Attività sociali e culturali aperte al quartiere: “Spazio Aperto”

  • corsi di cucina 
  • corsi di lingua italiana per stranieri
  • corsi di cultura biblica
  • corsi di meditazione
  • Servizio “Breakfast Time”- Colazione ai senzatetto
  • Bookcrossing