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Cenni storici

La Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno nacque, come movimento religioso, intorno alla metà del secolo XIX negli Stati Uniti, all’interno di un più ampio contesto di risveglio religioso interconfessionale che portò alla riscoperta del valore della Bibbia e dei suoi insegnamenti. In modo particolare, alla nascita del movimento avventista contribuì l’influenza del pensiero metodista e quella esercitata dal movimento millerita che sviluppò la propria dottrina intorno alla tematica del ritorno di Cristo. Il suo maggior esponente, William Miller appunto, alla luce delle interpretazioni delle profezie contenute nel libro di Daniele e dell’Apocalisse, ritenne di poter collocare la seconda venuta di Gesù sulla terra per il 22 ottobre 1844.

Successivamente a tale data e al mancato ritorno di Cristo il movimento millerita attraversò un periodo di crisi, molti credenti in seguito alla grande delusione abbandonarono la fede, altri cercarono di capire e di dare una risposta a quanto accaduto: tra questi vi erano coloro che ritenevano che i milleriti avessero fatto una valutazione esatta quanto al tempo, ma che si fossero sbagliati sull’evento che doveva realizzarsi. Essi furono i responsabili del movimento che si sarebbe trasformato, da lì a qualche anno, nel movimento avventista.

Fondamentale fu il ruolo di una donna di fede metodista, Ellen G. White, che dopo aver accettato le dottrine di Miller e dei suoi collaboratori, non si lasciò scoraggiare dalla grande delusione dell’ottobre del 1844, ma al contrario, continuò a studiare la Bibbia e a pregare sinceramente al fine di poter ricevere da Dio delle risposte che potessero guidarla fuori da un momento di sconcerto. Decise, così, di organizzare, insieme ad altre donne della sua comunità, delle riunioni di preghiera e fu proprio durante una di esse che Ellen G. White capì in maniera profonda che il popolo dell’avvento doveva incamminarsi verso la “città” di Dio.

In seguito, dopo aver raccontato questo pensiero alla comunità avventista di Portland che lo riconobbe come luce divina, ella ebbe altre intuizioni e iniziò a viaggiare con amici e parenti di città in città per riferire a gruppi di credenti confusi e scoraggiati quanto il Signore le aveva rivelato.

Il suo contributo e quello del marito James White furono fondamentali nella creazione del movimento avventista. Essi dedicarono la loro vita alla diffusione del messaggio del vangelo e delle verità bibliche che di volta in volta il Signore mostrava in visione a Ellen G. White, attraverso la stampa di opuscoli e articoli, l’organizzazione di conferenze, la fondazione di nuove chiese e i continui viaggi tra le comunità dell’America del Nord.

Il 1863 rappresenta una data significativa per gli avventisti, in quanto, nel mese di maggio venne organizzata a Battle Creek, nel Michigan, la prima Conferenza Generale vale a dire la prima assemblea dei leader avventisti provenienti dalle chiese del Michigan, di New York, dell’Illinois, del Wisconsin, del Minnesota, dell’Iowa e dell’Ohio per discutere di alcune questioni di interesse comune tra cui la redazione di un modello di organizzazione condiviso che sarebbe stato adottato, in seguito, dalle chiese.

Negli anni successivi il movimento avventista si sviluppò, grazie alle diverse campagne evangelistiche, in tutta l’America del Nord. 

Oggi esso è presente e ben organizzato in 215 Paesi tra i 237 al mondo.

La sua diffusione non è però omogenea a causa, sia della diversa sensibilità religiosa delle popolazioni che occupano le varie aree del globo, sia delle diverse realtà politiche esistenti.

Negli ultimi anni, a seguito del crollo dell’impero sovietico e della recente apertura in materia religiosa, la Chiesa Cristiana Avventista si è sviluppata sensibilmente in tutta l’Europa dell’Est.

A livello mondiale conta più di 19 milioni di membri organizzati in 81.552 chiese e oltre 69.909 gruppi.

In Italia la Chiesa Avventista opera dal 1864. Nel 1986 ha stipulato con il nostro Governo un’Intesa trasformata poi nella legge 22.11.88 n. 516. che ha regolato in maniera attenta e circostanziata le tematiche care alla Chiesa, come per esempio la libertà di osservare ii sabato come giorno di riposo.

Essa conta circa 9.600 membri, è presente sul territorio nazionale con oltre un centinaio di chiese, una Casa Editrice a Firenze, un Istituto di Cultura Biblica (riconosciuta come università a Firenze), una Casa di Riposo a Forlì, un Centro di Benessere, un Centro Giovanile a Poppi (Arezzo) e il centro Polivalente Vallegrande a Piazza Armerina (Enna), una settantina di centri per l’assistenza ai poveri, 9 emittenti radio in FM, in streaming e via satellite.

Fondamenti di fede

Il termine Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno venne coniato nel1860, durante un meeting tra i vari credenti avventisti, tenutosi il primo ottobre a Battle Creek.

Prima di allora, l’espressione “avventista del settimo giorno” veniva usata spesso in maniera offensiva dagli oppositori per designare i pochi membri dell’ancora disorganizzato movimento emerso dalla grande delusione del 1844, i quali credevano nel settimo giorno, il sabato, nel ministero sacerdotale di Gesù Cristo, nel santuario celeste e nel suo imminente ritorno.

Questa denominazione racchiude e sintetizza le caratteristiche fondamentali della chiesa.

 “Cristiana” in quanto pone al centro della propria fede Gesù Cristo, riconosciuto come personale Salvatore, venuto sulla terra in forma umana per salvare, attraverso la sua crocifissione, l’uomo caduto nel peccato.

Questo aspetto accomuna la chiesa avventista ad altre chiese con cui condivide alcuni fondamenti della fede, come per esempio la credenza nella Bibbia quale libro ispirato da Dio.

“Avventista” in quanto attende il secondo avvento di Cristo. La Bibbia ci dice infatti che Gesù dopo la risurrezione, prima di ascendere al cielo, promise ai discepoli che sarebbe ritornato su questa terra per mettere fine al male, alla sofferenza e per istaurare un mondo nuovo. Gesù diede anche ai discepoli dei segni dei tempi, cioè dei segnali che avrebbero permesso ai suoi discepoli di sapere che il suo ritorno si stava avvicinando. Noi avventisti crediamo che molti segni si siano già adempiuti e quindi che il ritorno di Gesù sia sempre più vicino.

“Il 7° giorno” in quanto la Chiesa rimane fedele al quarto comandamento, dato da Dio a Mosè, che identifica il sabato come giorno da santificare (Esodo 20:8-11; Levitico 23:3; Luca 23:54;24:1). Il 7° giorno fu scelto da Dio come giorno a lui dedicato fin dal tempo della creazione (Genesi 2:1-3) e la Chiesa Avventista, seguendo l’esempio della chiesa degli apostoli, lo osserva ancora oggi come giorno di riposo dai lavori svolti durante il resto dei giorni della settimana e riunendosi per il culto comune.

Liturgia e feste principali

La liturgia, che avviene durante la mattina del sabato, prevede due momenti distinti.

Un primo momento costituito dallo studio e dalla condivisione della Parola da parte di tutti i membri della comunità divisi in piccoli gruppi a seconda dell’età. Questo momento viene denominato “scuola del sabato” in quanto l’argomento su cui ci si confronta, comune a tutte le chiese, viene sviluppato durante la settimana attraverso delle meditazioni e delle letture contenute in un lezionario, sfociando in un confronto a riguardo proprio durante il sabato. L’argomento del lezionario varia di trimestre in trimestre.

Un secondo momento consiste nel culto vero e proprio. Esso, per come viene strutturato, richiama l’antica prassi delle comunità cristiane, centrata sulla lettura e predicazione delle Scritture effettuata solitamente da un pastore o da un membro laico cui si riconosce la funzione di predicatore.

L’anno liturgico non viene cadenzato da “feste comandate”, anche se all’interno della liturgia si hanno momenti speciali quali la santa cena, il battesimo e la presentazione al tempio.

La santa cena viene celebrata con una cadenza trimestrale e ricorda l’ultima cena di Gesù con gli apostoli. Essa prevede, quindi, sia la lavanda dei piedi effettuata a coppie di fratelli-sorelle in segno di umiltà e di servizio reciproco, sia la distribuzione del pane e del vino in memoria del sacrificio di Cristo.

Il battesimo viene effettuato in età adulta come manifestazione di una decisione consapevole di accettazione di Gesù da parte del credente. 

Anche in questo caso, la Chiesa si rifà alle Sacre Scritture effettuando il battesimo per immersione, così come era stato per Gesù.

La presentazione al tempio, dei bambini piccoli, vede i genitori prendere l’impegno di crescere i propri figli secondo i principi biblici, di fronte a Dio e alla comunità presente.

Attività principali a Milano

La Chiesa Avventista è organizzata in diversi dipartimenti che si occupano di differenti ambiti, da quelli più strettamente organizzativi come la diaconia, a quelli volti a creare dei programmi mirati e specifici ad esempio per i bambini e le donne, piuttosto che incentrati su alcune tematiche quali la salute, la musica, la libertà religiosa e l’evangelizzazione.

La comunità di Milano, in specifico, è particolarmente attenta alla tematica sociale. Infatti è impegnata in iniziative volte a portare conforto e aiuti di prima necessità ai senza tetto e a distribuire mensilmente alimenti ai più bisognosi.

Inoltre in ambito sociale opera tramite le attività della Fondazione ADVENTUM, che nasce per educare alla legalità, per promuovere percorsi di formazione atti a prevenire fin nei ragazzi più giovani il fenomeno del sovraindebitamento e per offrire una concreta soluzione finanziaria alle persone che si trovano in difficoltà o a rischio di usura.

Ha a cuore anche la tematica ecologica in quanto partecipa attivamente ad alcune iniziative promosse da Legambiente e cerca di trasmettere ai propri ragazzi, attraverso lo scoutismo, il rispetto della natura e delle risorse che il Pianeta offre.

Avendo avuto fin dalle sue origini una particolare attenzione per la salute , la Chiesa ha sviluppato programmi quale il percorso Salutexpò, svolto anche presso l’istituto nazionale dei tumori di Milano e altre realtà ospedaliere, nonché il programma NewStart al quale esso si ispira. Questo prevede l’attenzione verso la nutrizione, l’esercizio fisico, l’acqua, la spiritualità e il riposo come alcuni degli elementi di cui tener conto in un concetto olistico della cura e benessere della persona.

 

Appuntamenti settimanali

Culto:
Sabato 9.30 – 10.30 Condivisione della Parola

Sabato 10.30 – 11.30 Predicazione della Parola

Preghiera: ogni mercoledì dalle 20 alle 21