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Cenni storici

Apprendiamo dalle fonti storiche che durante i suoi viaggi missionari l’Apostolo Andrea il Primo Chiamato si trattenne tre volte nel territorio della Georgia. L’Apostolo Andrea ordinò preti e diaconi nella terra di Kartli e vi costruì la prima chiesa, consacrata alla Vergine Maria. 

Agli inizi del IV secolo, nel 337 il cristianesimo fu dichiarato religione di stato nel Regno di Iberia (Georgia orientale) grazie alle predicazioni di Santa Nino, Isoapostola di Cappadocia. L’Imperatore romano Costantino il Grande (306 – 337 dC)  inviò, su richiesta di Mirian, re di Kartli, il vescovo Giovanni insieme a due sacerdoti e tre diaconi che consacrarono la chiesa costruita nella città di Mtskheta e celebrarono per il popolo il mistero del battesimo. 

Negli anni ’60 – ‘70 del V secolo, durante il regno del re Vakhtang Gorgasali e a seguito della richiesta di quest’ultimo nonché per l’intermediazione dell’imperatore bizantino e del Patriarca di Costantinopoli, il Patriarcato di Antiochia conferì l’autocefalia (autogestione) alla chiesa di Kartli e il vescovo di Mtskheta fu innalzato al grado di Patriarca. Dunque, la Chiesa ortodossa georgiana, che si trovava in precedenza sotto la giurisdizione del Patriarcato di Antiochia, divenne indipendente a partire dal 484. 

Sul territorio della Georgia occidentale esistettero tra il VI e l’VIII secolo tre provincie ecclesiastiche sotto la giurisdizione del Patriarcato di Costantinopoli. Nel IX secolo la Chiesa della Georgia occidentale si staccò definitivamente dalla Chiesa di Costantinopoli e anche qui fu introdotta la sovranità del Catholicos. All’inizio dell’XI secolo (1010), durante la formazione della monarchia unita della Georgia, il Catholicos di Mtskheta (Kartli) fu innalzato al grado di Patriarca. Da allora in poi il gerarca supremo della Chiesa Georgiana fu portatore del titolo di “Catholicos – Patriarca di tutta la Georgia”. La Chiesa Ortodossa Georgiana fu guidata dapprima dall’Arcivescovo, a partire dal V secolo dal Catholicos e dall’XI secolo dal Patriarca, la cui residenza era situata a Mtskheta.

Va notato che la Georgia ha costantemente subito vessazioni e persecuzioni religiose. La storia della Georgia conta molti anni sanguinosi durante i quali i paesi invasori esigevano il rifiuto del cristianesimo in cambio della vita. Molte centinaia di persone, tra cui molti re e regine, si sacrificarono nella lotta per la difesa della fede. 

Questo accade, ad esempio, anche nel XIII secolo quando molte persone furono sterminate durante l’invasione di Jalal ad-Din. Centomila georgiani furono massacrati a causa della venerazione delle icone e la difesa della fede. Gli infedeli buttarono 100.000 teste tagliate e 100.000 corpi decapitati nel fiume di Mtkvari. Da quel giorno quei nuovi santi protettori sono entrati a far parte della Chiesa della Georgia. 

La Chiesa Ortodossa Georgiana svolse un ruolo importante nella vita politica, sociale e culturale: costruì molte chiese e monasteri sia in Georgia (Alaverdi, Vardzia, Gelati, Ikalto, Shatberdi, ecc) sia all’estero (Palestina, Siria, Grecia, Bulgaria, Cipro, ecc.) nei quali si svolgeva un esemplare opera scientifica, letteraria e culturale.

Ne è un esempio l’Accademia di Ghelati, un importante centro scientifico, pedagogico, culturale ed educativo. La scuola di Ghelati fu fondata dal re Davide il Costruttore nel 1106. Le fonti storiche la chiamano “un’altra Atene, la Nuova Gerusalemme”. Un luogo, dove la filosofia veniva armonizzata con la teologia. Presso l’Accademia di Ghelati in epoche diverse hanno operato grandi padri della chiesa e pensatori quali Arsen di Ikalto, Ioane Petritsi, Arsen figlio di Bulmaisimi, Petre di Ghelati, Eudemon Chkhetidze (1557-1578), Ekvtime Sakvarelidze (1578-1616), Gedeon Lortkipanidze (XVII sec.), Anton I, Zakaria Gabashvili. 

Nel 1811 l’impero russo abolì illegalmente l’autocefalia della chiesa georgiana eliminando la sovranità partriarcale e sottomettendo la Chiesa al Sinodo della Chiesa russa, trasformandola in un esarcato. Nel marzo del 1917 il clero georgiano ripristinò l’autocefalia della Chiesa georgiana e restaurò la sovranità patriarcale. Dopo il ripristino dell’autocefalia il Vescovo Kirion (Sadzaglishvili), famosa personalità religiosa, fu eletto come il primo Catholicos-Patriarca. Nel 1989 il patriarcato ecumenico confermò l’autocefalia della Chiesa Georgiana dal V secolo insieme alla sovranità patriarcale in vigore dall’epoca antica. Dal 1977 fino a oggi Sua Santità e Beatitudine Ilia II è il Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia, l’Arcivescovo di Mtskheta e Tbilisi e Metropolita di Bichvinta e Tskhum-Abkhazia. 

La Diocesi dell’Europa occidentale 

Nel 2002 è stata fondata la Diocesi dell’Europa occidentale del Patriarcato della Georgia. La sua missione principale consiste nell’assistenza e protezione spirituale del popolo georgiano nonché nella conservazione della loro identità nazionale e religiosa.