Le parole di Bartolomeo I al termine della preghiera ortodossa in Santa Maria Podone alla presenza dell’Arcivescovo, che il Patriarca ecumenico di Costantinopoli ha invitato prossimamente a Istanbul

di Rosangela VEGETTI

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Un appuntamento da non mancare, quello della preghiera ortodossa che Sua Santità Bartolomeo I, Arcivescovo di Costantinopoli-Nova Roma e Patriarca ecumenico, ha presieduto stamane nella chiesa di Santa Maria Podone, in piazza Borromeo, alla presenza del cardinale Angelo Scola. Un evento inserito nel programma delle celebrazioni dell’Anno Costantiniano, ma che ha suscitato l’entusiastica accoglienza della cittadinanza e una partecipazione calorosa da parte di numerose persone. Tanto che molti non hanno trovato posto e, mentre anche la piazza antistante si andava riempiendo, padre Teofilatto, l’Archimandrita della chiesa greco-ortodossa a Milano, si è giustificato: «I posti sono pochi e io non so fare il miracolo di moltiplicarli!».

Autorità civili greche e rappresentanti delle Chiese ortodosse di diverse nazionalità, fedeli della Chiesa greco-ortodossa, una folta delegazione cattolica a fianco dell’Arcivescovo, membri del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, due cori di grande bellezza, uno greco e uno ambrosiano, hanno composto l’attento pubblico che ha pregato e ascoltato il Patriarca. Ma l’aspetto indubbiamente più significativo è che – in una chiesa milanese di antica storia, risalente fino ai Borromeo – oggi si è potuto vivere un evento particolarmente importante: in una chiesa ambrosiana la presenza di Bartolomeo si è fatta esperienza di incontro fraterno tra le Chiese cristiane, per un momento ritrovatesi insieme, unite nel canto di gloria a Cristo Signore e benedette dal Patriarca, che nel suo stesso nome (in quanto arcivescovo di Costantinopoli-Nuova Roma) riunisce Oriente e Occidente.

Bartolomeo I ha svolto il ruolo di padrone di casa nei confronti del cardinale Scola e lo ha ringraziato per la fraterna ospitalità e per aver concesso l’uso della chiesa di Santa Maria Podone ai fedeli greco-ortodossi. Fratellanza e amicizia sono le parole ripetute dal Patriarca per sottolineare i rapporti tra le Chiese, in particolare con la Diocesi di Milano e con la Santa Sede per i rapporti con i precedenti Pontefici e oggi con Papa Francesco. «Abbiamo bisogno di amicizia per il bene della Chiesa – ha detto – e dobbiamo aiutarci in diaconia». Ha poi rivolto al cardinale Scola l’invito a recarsi a Istanbul – uguale invito Bartolomeo l’ha già fatto anche al Papa – e a tutti gli italiani il saluto e, in Cristo risorto, la benedizione dalla Chiesa di Costantinopoli.