dal 10 giungno 2004 al 14 giungno 2005

Presidente: Gioachino Pistone Chiesa Valdese
Vicepresidente: Padre Dimitri Fantini Chiesa Ortodossa Russa
Segretaria: Federica Frattini Chiesa Cattolica

Relazione finale
L’anno di attività che è appena trascorso ha visto svolgersi con regolarità le riunioni del CCCM con la consueta cadenza mensile, sempre con una buona partecipazione da parte delle chiese che ne fanno parte e anche delle persone che ne compongono le delegazioni.Il comitato di presidenza si è riunito ogni volta per preparare l’odg e programmare i punti della discussione in assemblea.
Come sempre sono stati numerosi gli incontri delle commissioni e dei gruppi di lavoro impegnate nella preparazione e realizzazione delle varie attività.
Molte persone hanno spese tempo ed energie con grande generosità, dedizione e dimostrano concretamente il valore dello spirito ecumenico.
II CCCM ha organizzato e patrocinato le attività che ormai sono, in un certo senso, tradizionali:

– la giornata del creato
– la giornata per la conoscenza e il dialogo con l’Ebraismo
– la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani
– la veglia ecumenica di Pentecoste

E’ stato però il Cammino Ecumenico di Pace a Gerusalemme l’avvenimento più rilevante per la vita del CCCM, sìa per i suoi contenuti, che per gli incontri
che abbiamo avuto, per le esperienze di costruzione di pace che abbiamo incontrato.
Importante è stato anche lo spazio di visibilità che il Consiglio ha avuto su alcuni importanti media regionali e nazionali. Ma, vorrei ripeterlo ancora una volta, un importante risultato raggiunto è stata l’esperienza ecumenica e fraterna vissuta da coloro che hanno potuto partecipare al viaggio. In particolare vorrei sottolineare l’atmosfera di sincera. fraternità che si è creata tra i rappresentanti delle Chiese e il Cardinal Dionigi Tettamanzi.
Questa fraternità ha avuto modo di esprimersi ulteriormente nel corso delle attività dell’anno con l’incontro avvenuto per la conclusione della Settimana di Preghiera prèsso il tempio valdese, sia durante la Veglia Ecumenica di Pentecoste. Credo siano seghi importanti, poiché la conoscenza reciproca e la simpatia fanno parte in maniera imprescindibile di ogni vero dialogo, che è sempre anche un dialogo di persone, non solo di posizioni teologiche.
"Si deve sempre ricordare che il rischio maggiore consiste nel fatto che l’esperienza del CCCM si riduca a quella di un "gruppo in noi", il "gruppo degli ecumenici" che lavorano bene tra loro, mentre le reali comunità ecclesiali restano non scalfite da alcuna tensione ecumenica"; sono parole della relazione
dell’anno 20032004 che credo giusto riproporre anche oggi perché non hanno perso nulla della loro validità. Credo che il nostro obiettivo fondamentale sia far sì che ogni settimana dell’anno sia una settimana di preghiera di lavoro e di impegno per l’unità dei cristiani (beninteso nella diversità delle loro tradizioni e caratteristiche confessionali). Come fare per giungere a questo è la grande sfida che ci sta di fronte, per molto tempo ancora. Questo è comunque l’orizzonte a cui siamo chiamati a tendere, per rispondere alla vocazione che Gesù Cristo ha rivolto alla sua Chiesa e a ciascuno e ciascuna di noi.
Il Consiglio si era proposto, all’inizio dell’anno, di avviare delle iniziative per favorire la conoscenza tra le diverse Chiese che lo compongono, individuando in particolare la necessità di farconoscere maggiormente alle Chiese occidentali le Chiese dell’Oriente, In particolare quelle Antico-Orientali. Questo non è accaduto nel corso dell’anno, per ragioni organizzative e di troppi impegni, ma rimane un obiettivo per l’anno prossimo.
In particolare vorrei riproporre con forza la proposta di promuovere nel 20052006 una iniziativa di riconciliazione e di perdono nei confronti della Chiesa Etiope, a 70 anni di distanza dall’invasione dell’Etiopia da parte del regime fascista italiano e dai massacri e dalle violenze commesse in quella tragica occasione.
Tra le "cose da fare" che l’anno scorso venivano proposte al Consiglio, vi era "la graduale individuazione di ambiti pastorali in cui sia possibile già da oggi lavorare insieme nell’ottica di una pastorale ecumenica". E’ stata soprattutto la commissione pastorale ad occuparsi di questo argomento e speriamo durante il prossimo anno di poter avviare delle iniziative concrete in questa dirczione.           
Si è portato a buon punto il lavoro per la stampa di un depliant di presentazione del CCCM in italiano e in.inglese, che speriamo di poter concludere entro l’estate, per far poi ripartire il lavoro di preparazione di un opuscolo di presentazione delle diverse Chiese che compongono il CCCM. Si è anche ripreso il tema della diffusione del volume Chiese e Salvezza. Nel prossimo anno cercheremo contatti con istituzioni che potrebbero essere interessate a promuoverne la ristampa e la difrùsione negli ospedali. Per quanto riguarda il dialogo con le altre religioni occorre notare che si sta costituendo un forum interreligioso a Milano, anche se il Consiglio come tale non vi è direttamente coinvolto. Poiché la presenza di religioni non-cristiane nella nostra società ci interpella non come singole confessioni, ma come cristianesimo nel suo complesso, credo si dovrebbe pensare a quale ruolo possa avere il CCCM nello sviluppo di questo discorso. A questo proposito occorre ricordare che è aperto il discorso della cappella ecumenica-intereligiosa alla nuova Fiera.
Possiamo concludere con la convinzione che la comunione fraterna tra le persone e le Chiese è cresciuta e si è approfondita e di questo siamo grati al signore. Padre, Figlio e Spìrito Santo. Un grazie per la collaborazione ai mèmbri del CdP e a ciascuno e ciascuna di voi.

Gioachino Pistone