Messaggio del CCCM alle proprie comunità ecclesiali

L’assemblea del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano ha espresso unanime consenso ai molteplici appelli per la pace formulati dalle nostre Chiese e dagli organismi ecumenici. Unendoci alle voci che con coraggio e coerenza hanno saputo dire “no” alla guerra, a questa guerra contro il popolo irakeno, desideriamo innanzitutto richiamare ai cristiani il senso dell’intercessione e offrire parole con cui invocare Dio oggi.
Spesso la nostra intercessione si limita ad articolare davanti a Dio una richiesta di bene e di pace a favore di qualcuno che ci sta a cuore. Intercedere invece comporta anche la disponibilità a mettersi nel mezzo di un conflitto tra due soggetti, persone o popoli, cercando di tenere una mano sulla spalla dell’uno e una su quella dell’altro, a costo di pagare le conseguenze di questa difficile e scomoda posizione.
Senza porre mai sullo stesso piano giusti e ingiusti, assassini e vittime, il cristiano, nella sequela del Signore, non rifiuta ne giudica nessuno: è sempre solidale con ogni persona umana. Gesù, infatti, morendo non maledice GÌIÌ lo crocifigge, ma su di lui invoca il perdono di Dio: questa e la vera intercessione.
La nostra preghiera per la pace avrà efficacia quando nascerà in cuori purificati da pregiudizi e fremiti di ostilità, Per questo nella nostra preghiera vogliamo partire da una consapevolezza di colpa e da un impegno di conversione.

Signore Dio e nostro Padre!

Noi cerchiamo la pace pur piegati dal peso di colpe nascoste in fondo alla coscienza di ciascuno.
Noi cerchiamo la pace pur incalzati da avversari creati da antiche paure.
Noi cerchiamo la pace pur contraddetti dalla storia che ci raggiunge con fòco di conflitti distruttivi.

Quante sicurezze hanno diffuso disperazione e morte!
Quanti progetti hanno ostacolalo il cammino delle creature!
Quanti inganni hanno trafitto !a coscienza umana!

Lontano da noi, come le stelle dalla terra, ci appaiono i luoghi di pace.
Lontano da noi, come il sogno dalla realtà, ci sembra il futuro di pace.
Lontano da noi, come la bontà dall’ira, sentiamo la realizzazione dello shalom.

Vogliamo, Signore, scoprire esperienze di pace come la donna trova la moneta smarrita.
Vogliamo intravedere il giorno in cui il lupo e l’agnello dimoreranno insieme come nella visione del profeta.
Vogliamo l’umanità liberata da ogni inganno per intraprendere un cammino nuovo.

Ti preghiamo, Padre, aiutaci a raccogliere nel vasto campo dell’umanità, come fiori fra l’erba, le decisioni di pace.
Ti preghiamo, donaci l’ingenua sapienza della fede, che crede possibile spostare i monti dell’odio.
Ti preghiamo, donaci il tuo Spirito perché in noi si sprigioni la forza che diffonde la tua pace.

Soltanto così saremo figli tuoi beati, operatori per lo shalom di ogni popolo.
Per l’amore di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore. Amen

Milano, 20 marzo 2003
II Presidente

(don Gianfranco Bottoni)

Messagio del Comitato
II Comitato di Presidenza del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, dando voce ad un sentire comune e diffuso tra i credenti e tra i mèmbri de! Consiglio stesso, esprime la convinzione che la coscienza cristiana non può non. restare profondamente turbata dal progressivo decadimento e imbarbarimentci della vita civile nel nostro paese.

Pericoli di derive antidemocratiche e antisociali sono sotto gli occhi di tutti e riguardanomolti settori della società e delle sue istituzioni pubbliche; dalla giustizia alla comunicazione, dalla cultura alle politiche sociali, dall’economia al lavoro, dalla concentrazione dei poteri al loro uso egemonico.

Le comunità ecclesiali non possono tacere il proprio dissenso nei confronti di dichiarazioni e comportamenti da parte di alcuni opinion leader e di politici chiamati a rappresentare l’intera cittadinanza e a governare emergenze difficili e delicate nelle quali, come nel caso dell’immigrazione, sono in gioco
dignità, e diritti della persona umana.

All’inizio del semestre di presidenza dell’UE da parte dell’Italia, in una città a vocazione europea come Milano, rivolgiamo a nome del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano un appello ai-cristiani e alle cristiane delle nostre chiese perché, insieme a tutte le voci libere e democratiche della società civile, si facciano sentinelle vigilanti
• per la difesa dei valori costituzionali che fondano l’unità del popolo italiano e la qualità della convivenza sociale a favore della giustizia e della pace,
• perla promozione dell’accoglienza solidale e del dialogo finalizzato alla costruzione di un’Europa unita e pluralista, dove differenze etniche, culturali e religiose siano una ricchezza rispettata e valorizzata.

Invitiamo in particolare i singoli e le chiese a sostenere anche con la riflessione e la preghiera le iniziative di accoglienza e integrazione delle persone provenienti da altre nazioni.

Milano, 1 luglio 2003

Gianfranco Bottoni, presidente
Martin Ibarra, vicepresidente
Dragana Dimitrijevic, segretaria