Appuntamento annuale, ma sempre rinnovato, la Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani richiama le comunità cristiane ecclesiali di tutto il mendo a riconoscersi nella stessa fede nell'unico Signore e Salvatore. A Milano incontri già avviati

“Cristo non può essere diviso!”

Anche quest’anno un folto pubblico di fedeli di diverse chiese cristiane milanesi ha risposto all’invito del Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano per la celebrazione ecumenica del 18 gennaio, di avvio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2014, ed è convenuto nella centralissima via Manzoni, nella chiesa di S. Francesco di Paola, per ascoltare le voci delle varie spiritualità che nelle chiese trovano espressione e vita.

Il reiterato invito all’unità è stato espresso a più voci dai rappresentanti delle diverse denominazioni ecclesiali. Il greco-ortodosso p. Teofilatto Vitsos, presidente in carica del Consiglio delle Chiese, ha sottolineato la necessità e l’urgenza di ricostruire unità nel cristianesimo nel nome dell’unico Cristo. La pastora metodista Eliana Briante ha definito  “paradosso e scandalo l’essere divisi nel nome di Cristo” e Gesù Cristo non può essere utilizzato per giustificare le nostre divisioni: solo ponendo l’accento su Cristo si possono superare le divisioni storiche della cristianità. Mons. Luca Bressan, vicario dell’arcidiocesi cattolica  ambrosiana, ha ricordato che la suggestione del tema dato alla Settimana di preghiera di quest’anno viene proprio dal Canada, le cui comunità ecumeniche hanno sceltto il testo della lettera paolina ai Corinti, ed il significato originario di ‘Canada’ è quello di ‘villaggio’, proprio per sottolineare come possiamo essere abitanti dello stesso villaggio nella grazia del Signore e per la speranza nella preghiera. P. Valdman Traian, dellla chiesa ortodossa romena, ha proposto un’intensa riflessione: “Quando Paolo sente delle divisioni che agitano la sua giovane Chiesa Greca, interviene con la prima lettera ai Corinti. Sebbene i quattro gruppi avessero preservato la stessa fede, il mancante legame della carità metteva in pericolo l’unità ecclesiale. Perciò Paolo si preoccupa di aiutare questa viva comunità a prendere coscienza della sua situazione”. Questo è il cammino che ogni chiesa cristiana deve compiere ancora oggi per non testimoniare un Cristo diviso, ma unico pur nella ricchezza delle espressioni e delle testimonianze.

Un ulteriore momento di incontro è riflessione è stato lo studio biblico che nel pomeriggio della domenica 19 gennaio, nella Chiesa Cristiana Protestante,  ha proposto una lettura meditata e condivisa da tutti i partecipanti sul testo della Lettera ai Corinti mettendo in luce come in nessun tempo, neppure ai suoi iniczi, la fede in Cristo fu un fatto scontato, senza divisioni e divergenze.

L’invito alla preghiera da compiere insieme seppur espressa con linguaggi diversi ci viene dalla ‘Grotta di Elia’, un appuntamento nel cuore della città e della giornata – dalle 12.40 alle 13 – nella chiesa ortodossa russa di S. Ambrogio di Milano (presso S. Vito al Pasquirolo) dal lunedi al venerdi di questa Settimana ecumenica, per trovarsi insieme per un tempo di preghiera e di ascolto della Parola, uniti nella stessa voce e nella stessa fede.