Cena multietnica organizzata dalla Diaconia Valdese e la Chiesa Metodista

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La solidarietà, si sa, può essere contagiosa. E così quando Valdesi e Metodisti di Milano hanno pensato che fosse urgente e opportuno mobilitarsi per dare una mano ai terremotati del Centro Italia, è venuto spontaneo agli operatori della Diaconia Valdese parlarne con gli ospiti degli appartamenti attraverso i quali si fronteggiano le ondate di profughi e richiedenti asilo. Sono siriani i piccoli nuclei familiari giunti attraverso i “corridoi umanitari” da una delle zone più martoriate del pianeta. E la risposta quale è stata? “Abbiamo ricevuto aiuto e solidarietà, è ovvio che daremo una mano a chi ha perso tutto in seguito a un terremoto…”.

 

E’ nata così l’iniziativa “Oltre all’amatriciana…”, cena multietnica (con contributi anche dall’Afghanistan e dal Mali) per sostenere le vittime del sisma, che si è svolta in un grande e luminoso salone della Chiesa Metodista di Milano, in via Porro Lambertenghi. Il titolo spiega già tutto: oltre a un assaggio di “amatriciana”, infatti, il centinaio di ospiti ha potuto gustare, fra gli altri piatti, cous-cous alle verdure dal Marocco, riso con carne d’ agnello dal Mali, polpette alle erbe dalla Siria, taboulé,  riso afghano…

 

La pastora Dorothee Mack ha fatto gli onori di casa offrendo una preghiera iniziale dal taglio interreligioso, apprezzata da tutti i presenti. Il ricavato è stato versato alla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) che ha organizzato una raccolta di fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto di fine agosto.