Sono quelle contenute nella parola di Dio scritta (Primo e Nuovo Testamento) e tramandata (Tradizione) e proposte dal magistero di tutta la Chiesa come divinamente rivelate

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Le verità, che la confessione cattolica accoglie e propone di credere, sono quelle contenute nella parola di Dio scritta (Primo e Nuovo Testamento) e tramandata (Tradizione) e proposte dal magistero di tutta la Chiesa come divinamente rivelate. Al centro della fede ci sono: la persona di Gesù il Cristo, icona ed esegesi di Dio; il suo vangelo del regno e la sua pasqua di Figlio crocifisso per i nostri peccati, ma resuscitato dal Padre per la nostra salvezza; la sua testimonianza del primato dell’amore e il dono di se stesso, attraverso l’azione interiore dello Spirito santo nei nostri cuori e la vita sacramentale della Chiesa.

Con i cristiani delle altre confessioni i cattolici hanno in comune i dogmi fondamentali e gli articoli della fede definita dai sette concili ecumenici, tenuti fra il IV e il IX secolo. I Simboli della fede utilizzati nelle liturgie cattoliche sono quello detto apostolico oppure quello definito nei concili di Nicea (325) e di Costantinopoli (381). Le indicazioni dottrinali e morali espresse – sia dai successivi sinodi generali celebrati lungo i secoli, sia dal magistero dei vescovi in comunione con il vescovo di Roma – arricchiscono il patrimonio di fede della Chiesa cattolica, secondo il principio della “gerarchia delle verità” formulato dal concilio Vaticano II (1962-1965).

Per la Chiesa cattolica il settenario della vita sacramentale, alla quale si è iniziati attraverso il Battesimo e la Confermazione, è incentrato sull’Eucaristia, memoriale della Pasqua del Signore. Altri segni efficaci della grazia offrono ai battezzati, in alcune particolari situazioni della loro esistenza, la possibilità di accedere all’Eucaristia come peccatori riconciliati attraverso la Penitenza, come testimoni dell’amore sponsale del Signore attraverso il Matrimonio, come ministri dell’unico Pastore consacrati attraverso l’Ordine, come conformati al Cristo sofferente attraverso l’Unzione degli infermi.