Ascolto - Annuncio - Dialogo

L’iniziativa si svolge in quattro sabati tra febbraio (il 4  e  il 18) e  marzo ( il 3  e il 17) dalle ore 18 alle 19.15 nella chiesa di San Gottardo in Corte dietro a Palazzo Reale, in via Pecorari. E’ promossa  dal Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, dalla Rettoria di San Gottardo al Palazzo Reale con la collaborazione di Ecumenismo e dialogo dell’Arcidiocesi di Milano.

"Nella piazza della città"
“Su questo punto ti sentiremo un’altra volta”, dicono gli ateniesi a Paolo che si affaccia sulla piazza ad annunciare il Dio di Gesù Cristo. E’l’estate dell’anno 50 e l’apostolo delle genti arriva in quella che all’epoca è la culla del pensiero filosofico, luogo di incontro fra religioni e credenze di ogni genere, dove scetticismo e curiosità si mescolano, in una ricerca che spesso procede a tentoni.
C’è perfino un altare al “dio sconosciuto”. Non diversa è la situazione che anche noi viviamo al giorno d’oggi, attratti e strattonati da proposte di “senso” diverse e contrastanti, visioni del mondo alternative che vanno dalmaterialismo al newage, a una fede adulta che coniuga ilmistero con responsabilità e fratellanza.
Al discorso di Paolo all’Aeropago narrato nel capitolo 17 degliAtti degliApostoli desideriamo dedicare alcuni appuntamenti sotto il titolo generale "nella piazza della città"

LE QUATTRO SERATE

4 Febbraio 2012La città e i suoi idoli
“Mentre Paolo aspettava Sila e Timoteo ad Atene, fremeva dentro di sé nel vedere quella città piena di idoli. Nella sinagoga invece discuteva con gli Ebrei e con i Greci credenti in Dio. E ogni giorno, in piazza, discuteva con quelli che incontrava. Anche alcuni filosofi, epicurei e stoici, si misero a discutere con Paolo. Alcuni dicevano: “Che cosa pretende di insegnarci questo ciarlatano?” Altri invece sentendo che annunziava Gesù e la risurrezione osservavano: “A quanto pare è venuto a parlarci di divinità straniere”. Per questo lo presero e lo portarono al tribunale dell’Areopago. Poi gli dissero: “Possiamo sapere cos’è questa nuova dottrina che vai predicando ? Tu ci hai fatto ascoltare cose piuttosto strane: vorremmo dunque sapere di che cosa si tratta”. Infatti per tutti i cittadini di Atene e per gli stranieri che vi abitavano il passatempo più gradito era questo: ascoltare o raccontare le ultime notizie.
Atti degli Apostoli, 17, 16-21

Presidenza: Gianfranco Bottoni, rettore di San Gottardo
Intervento: Maria Grazia Guida, vicesindaco di Milano
Annuncio: Giuseppe Platone, pastore valdese

18 febbraio 2012  –“Al dio sconosciuto”
Paolo allora si alzò in mezzo all’Areopago e disse: “Cittadini ateniesi, io vedo che voi siete persone molto religiose da tutti i punti di vista. Ho percorso la vostra città e ho osservato i vostri monumenti sacri; ho trovato anche un altare con questa dedica: al dio sconosciuto. Ebbene io vengo ad annunziarvi quel Dio che voi adorate ma non conoscete”.
Atti degli Apostoli 17, 22-23

Presidenza Eliana Briante, pastora evangelica
Testi letterari (a cura di Francesca Melzi Kaucisvili)
Annuncio: Piero Stefani, biblista cattolico

3 marzo 2012 – “Perché gli uomini lo cerchino e si sforzino di trovarlo, anche a tentoni, per poterlo trovare ”
“Egli è colui che ha fatto il mondo e tutto quello che esso contiene. Egli è il Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti dagli uomini. Non si fa servire dagli uomini anzi è lui che dà a tutti la vita, il respiro e tutto il resto. Da un solo uomo Dio ha fatto discendere tutti i popoli, e li ha fatti abitare su tutta la terra. Ha stabilito per loro i periodi delle stagioni e i confini dei territori da loro abitati. Dio ha fatto tutto questo perché gli uomini lo cerchino e si sforzino di trovarlo, anche a tentoni, per poterlo incontrare. In realtà Dio non è lontano da ciascuno di noi. In lui infatti noi viviamo, ci muoviamo e esistiamo. Anche alcuni vostri poeti l’hanno detto: “ Noi siamo figli di Dio”. Se dunque noi veniamo da Dio non possiamo pensare che Dio sia simile a statue d’oro, d’argento e di pietra scolpite dall’arte e create dalla fantasia degli uomini. Ebbene: Dio, ora, non tiene più conto del tempo passato, quando gli uomini vivevano nell’ignoranza. Ora egli rivolge un ordine agli uomini: tutti dappertutto devono convertirsi.
Atti degli Apostoli 17, 24-30

Presidenza: Giorgio Acquaviva, giornalista
Intervento: Adalberto Castagna, imprenditore sociale
Annuncio: Pierangelo Sequeri, teologo cattolico

17 marzo 2012 – “Su questo punto ti sentiremo un’altra volta”
Dio infatti ha fissato un giorno nel quale giudicherà il mondo con giustizia e lo farà per mezzo di un uomo che egli ha stabilito, e ha approvato davanti a tutti, facendolo risorgere dai morti. Appena sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni dei presenti cominciarono a deridere Paolo. Altri invece dissero: “Su questo punto ti sentiremo un’altra volta ”. Così Paolo si allontanò da loro. Alcuni però lo seguirono e credettero. Fra questi vi era anche un certo Dionigi, membro del consiglio dell’Areopago, una donna di nome Dàmaris e alcuni altri.”
Atti degli Apostoli17, 31-34

Presidenza : Traian Valdman, arciprete ortodosso
Intervento: Remo Cacitti, docente universitario
Annuncio: Lidia Maggi, pastora battista