Veglia Ecumenica 2018 - Tessere relazioni, costruire legami

Sara Comparetti

Care Sorelle e cari Fratelli in Cristo,

voglio darvi, questa sera , il benvenuto a questa Veglia Ecumenica di Pentecoste, a nome di tutto il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano qui rappresentato da molti suoi membri, ma anche a nome di tutto il Decanato del Giambellino che insieme al Consiglio ha collaborato alla realizzazione di questa Veglia.

Voglio prima di tutto ringraziare il gruppo di lavoro che ha organizzato la Veglia, formato da rappresentanti del Consiglio e del Decanato, laici e ministri di culto di diverse confessioni cristiane, che insieme si sono messi in ascolto l’uno dell’altra per tessere relazioni e costruire legami che potessero avere come frutto un momento di preghiera, questa Veglia che stiamo per iniziare, condiviso fin dalla sua ideazione. Insieme poi hanno ascoltato il territorio, il quartiere in cui ci troviamo per individuare i luoghi più significativi in cui testimoniare la nostra volontà di tessere relazioni e costruire legami nuovi.

Ringrazio poi tutti voi, sorelle e fratelli in Cristo che siete venuti qui stasera per vivere insieme questo momento di comunione nella preghiera comune.

Infine rivolgo un ringraziamento particolare, all’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, che ha accolto con entusiasmo il mio invito a partecipare a questa Veglia, fin dal un nostro incontro lo scorso ottobre. Nonostante la sua agenda sia colma di numerosi impegni quotidiani egli ha voluto essere qui stasera insieme ai cristiani delle diverse confessioni presenti a Milano, per pregare insieme e testimoniare la potenza dello Spirito.

Il Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, raggruppa oggi ben 19 chiese cristiane, di diverse confessioni cattolica, ortodosse e copte, protestanti e anglicana e quest’anno compie 20 anni, essendo stato costituito nel gennaio del 1998.

La Veglia di Pentecoste è stata sempre, fin dall’inizio, insieme alla Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, uno dei momenti più importanti della testimonianza ecumenica del Consiglio.

Pregare insieme il Signore nostro Dio, alla vigilia del giorno in cui tutti i cristiani ricordano la discesa dello Spirito Santo, credo abbia un significato particolare che ci ricorda la consapevolezza che le chiese sono chiamate a testimoniare Cristo insieme.

Non è scontato e neanche facile che cristiani di diverse confessioni, diverse tradizioni e diverse sensibilità liturgiche possano ritrovarsi insieme a pregare con una liturgia condivisa. Quello che tutti insieme ci accingiamo a fare stasera, pregare, cantare, ascoltare la Parola predicata l’uno affianco all’altra, è sicuramente un segno della potenza dello Spirito che soffia forte dove vuole, inaspettato, e libero da tutti gli schemi in cui cerchiamo di ingabbiarlo.

Il mio augurio e la mia invocazione è che il Signore possa essere tra tutti noi questa sera ad aiutarci a tessere relazioni e a costruire legami nel Suo Nome.

Buona veglia e buon cammino a tutti e tutte voi