Buona sera a tutti e benvenuti. Vi ringrazio per la vostra presenza. 

Quella di oggi é la ventesima Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo fra Cattolici e Ebrei, che da sempre a Milano – dai tempi del cardinale arcivescovo Carlo Maria Martini – fu affidata al Consiglio delle Chiese Cristiane, con un taglio quindi non monoconfessionale ma volutamente ecumenico, quasi a fare proprio quanto ebbe a dire il teologo evangelico Karl Barth nella sua visita al Segretariato per l’unione dei cristiani nel 1964, “esiste un solo vero problema ecumenico: il nostro rapporto con gli ebrei”. E questo perché – come è noto –  nel vario rapportarsi del Cristianesimo con le altre religioni, un posto speciale occupa l’Ebraismo, che sta alla radice della nostra fede.

Il nostro incontro coincide con la visita di papa Francesco alla Sinagoga centrale di Roma, terzo vescovo di Roma a prendere questa iniziativa. Dopo i tempi eroici della svolta storica di Karol Wojtyla e dopo un periodo di raffreddamento nei rapporti – la sottolineatura questa volta è sulla amicizia, sincera e da rafforzare, e mentre si celebrano i cinquant’anni della Dichiarazione Nostra Aetate con cui il Concilio Vaticano II cancellò secoli di incomprensioni e sospetti. Alcuni recenti fatti intanto stanno contribuendo a rilanciare il dialogo e la conoscenza reciproca. 

Oltre a ricordare il vissuto personale di Bergoglio quando era arcivescovo di Buenos Aires, vorrei qui ricordare la Dichiarazione di 25 rabbini ortodossi di Israele, Stati Uniti e Europa sul Cristianesimo (”non é un incidente della storia”), il documento della commissione vaticana per i rapporti religiosi con l’Ebraismo (contro ogni forma di antisemitismo e contro il proselitismo) e la presentazione di questa Giornata a firma di monsignor Bruno Forte e del rabbino Giuseppe Momigliano (una frase per tutte…). 

E veniamo al tema di questa sera. La Decima Parola del Decalogo…

Abbiamo invitato a parlare tre donne, tre studiose che da diversi e complementari punti di vista ci condurranno a una più completa comprensione della norma e dello spirito che sottostà alla lettera. Un viaggio nella Tradizione, anzi nelle Tradizioni che le nostre fedi hanno sviluppato nei secoli.