Le Chiese rispondono al cambiamento climatico

Pubblichiamo la lettera congiunta KEK-CCEE rivolta alle chiese in Europa in vista della Conferenza sul clima organizzata dall’ONU a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre 2009, e firmata rispettivamente dai segretari generali della KEK, Colin Williams, e del CCEE, padre Duarte da Cunha.

Cari fratelli e sorelle,

questa è una lettera congiunta che vi arriva dalla Conferenza delle Chiese Europee (KEK) e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE), e tratta di una delle preoccupazioni fondamentali che dobbiamo affrontare insieme.

Il cambiamento climatico rappresenta un problema per ognuno di noi. Investe la vita dell’intero pianeta. La terra e tutti i suoi ecosistemi costituiscono un dono prezioso che abbiamo ricevuto da Dio.

Di fronte alla crisi globale  economica, ambientale o di altro genere  siamo chiamati a vivere in modo da mostrare la fede, la speranza e l’amore che abbiamo verso Dio, nonché il nostro rispetto per l’intera Sua creazione.

In un mondo dotato di risorse naturali limitate, dobbiamo promuovere uno stile di vita che prevenga ogni forma di abuso dei doni di Dio nella creazione e promuova una saggia amministrazione di tutto ciò che Dio ci ha dato nel Creato. In quest’ottica, dobbiamo ridurre la nostra dipendenza dal crescente consumo di energia, in particolare di quella ricavata dai prodotti di origine fossile.

I paesi industrializzati debbono collocarsi in prima linea in questo impegno, anche in base alla loro responsabilità per i decenni di accumulazione dei gas effetto-serra nell’atmosfera terrestre. L’effetto cumulativo di questi gas costituisce una delle molte sfide che ci troviamo a gestire in termini di decisioni politiche. Ci spinge anche a cambiare la nostra vita quotidiana come comunità e come individui.

Alla Conferenza sul clima organizzata dall’ONU a Copenhagen dal 7 al 18 dicembre prossimi, verranno prese importanti decisioni che influenzeranno molti aspetti della nostra vita, sin d’ora, rispetto all’immediato futuro. La KEK e il CCEE, insieme a molte singole Chiese in Europa, sono convinti che le problematiche discusse alla Conferenza e le sfide che dobbiamo affrontare non abbiano a che fare soltanto con gli aspetti tecnici del cambiamento climatico: etica, cultura, fede e religione sono elementi sostanziali del nostro stile di vita e devono essere tenuti in conto se si vuole affrontare il cambiamento climatico in modo efficace e assicurare uno sviluppo umano integrale. Sappiamo che soltanto con un’ecologia realmente umana, che tenga conto dei diritti ma anche delle responsabilità che abbiamo l’uno verso dell’altro nonché verso le future generazioni, si può prevedere una migliore attenzione nei confronti dell’ambiente.

Crediamo che l’UE debba incrementare i suoi sforzi nel riconoscere le responsabilità reciproche dei Paesi membri nel combattere il cambiamento climatico.

Alla luce di quanto detto, esortiamo le Chiese e i cristiani in Europa ad intraprendere azioni appropriate per affrontare la sfida del cambiamento climatico nelle prossime settimane:

– Li incoraggiamo ad affrontare i loro rispettivi governi e a invitarli, con coraggiosa generosità, a intraprendere un’azione forte finalizzata alla mitigazione e all’adattamento degli effetti del cambiamento climatico. L’impatto sulla crisi economica non deve rappresentare una scusa per evitare un’azione efficace per la tutela dell’ambiente.

– Incoraggiamo le Chiese in Europa a osservare che la sfida del cambiamento climatico è una questione di giustizia. Coloro che hanno dato un contributo minore al problema del cambiamento climatico, poiché vivono in regioni meno sviluppate e meno industrializzate, sono i primi a sentirne gli effetti. Dobbiamo riconoscere le loro preoccupazioni e metterci insieme per affrontarle.

– Dobbiamo riconoscere che il cambiamento climatico può causare sofferenze e privazioni incalcolabili, può ostacolare lo sviluppo umano integrale e recare danno al Creato. Noi sosteniamo lo sviluppo di nuovi strumenti finanziari che permettano di affrontare queste problematiche.

– Esortiamo le Chiese a partecipare a iniziative per il risparmio di energia, alla promozione dell’energia rinnovabile, ad affrontare gli effetti negativi del cambiamento climatico, a educare al senso di responsabilità ecologica finalizzata alla salvaguardia di un’autentica ecologia umana.

– Incoraggiamo il lavoro in rete e la condivisione di iniziative e di ‘buone pratiche’ per la salvaguardia della creazione, così come sottolineato e raccomandato negli esiti della III Assemblea Ecumenica Europea di Sibiu (Romania) nel 2007.

Invitiamo le Chiese a impegnarsi nella preghiera comune, in solidarietà con coloro che soffrono gli effetti negativi del cambiamento climatico, in una ricerca comune della saggezza e della perseveranza nel modificare i nostri stili di vita inappropriati. La prossima Domenica 13 dicembre, nella Cattedrale luterana di Copenhagen, avrà luogo un atto di culto ecumenico come parte del programma della Conferenza sul clima organizzata dall’ONU. Vi invitiamo a unirvi a queste preghiere come potete, associandovi in tal modo alla comunità allargata delle persone che pregano a Copenhagen e in molte parti del mondo. Alle 15.00 le chiese della Danimarca suoneranno le campane, e i cristiani di tutto il mondo sono invitati a far loro eco suonando 350 rintocchi delle proprie campane alle 15.00 ora locale. Potete trovare ulteriori informazioni sull’iniziativa all’indirizzo www.bellringing350.org. Abbiamo previsto una catena di rintocchi e preghiere che si estendano su un lungo fuso orario che partendo dalle Isole Fiji, nel Sud Pacifico – che è la prima regione in cui sorge il sole, dove gli effetti negativi del cambiamento climatico si fanno già sentire – fino all’Europa settentrionale, passando per tutto il mondo.

Chiediamo a Dio la sua grazia e la sapienza per riuscire a procurarci i mezzi per affrontare le sfide dell’attuale crisi ambientale. Facciamo questo in risposta all’appello di Gesù nel Vangelo a promuovere società che mettono in pratica la giustizia e la solidarietà.

Il CCEE e la KEK, in stretta collaborazione con la Rete Ambientale Cristiana Europea (ECEN), portano avanti un monitoraggio attivo della situazione. Saremo lieti di poter rispondere a qualunque domanda o richiesta di chiarimento che questa lettera possa aver fatto nascere.

Con la benedizione di Dio. San Gallo/Ginevra, 6 novembre 2009