Oltre 5000 sono i partecipanti alla 10 Assemblea mondiale del Consiglio Ecumenico delle Chiese che riunisce 345 chiese ortodosse, evangeliche e come membro esterno la cattolica

di Rosangela Vegetti

 L’invito di mettersi in pellegrinaggio verso la città sud-coreana è stato gioiosamente accolto da genti di tutto il mondo. E i primi lavori stanno a testimoniare il peso che rivestono i temi proposti.

Nei due giorni precedenti l’inaugurazione si sono svolte delle pre-assemblee che hanno messo a fuoco i problemi di fondo che andranno sviscerati nei dialoghi successivi: la relazione donne-uomini; la realtà sociale dei giovani adulti; i diritti delle popolazioni autoctone; la rete ecumenica di difesa delle persone handicappate; il problema dei migranti.

A partire dalla costruzione di una comunità giusta di uomini e donne in seno alla Chiesa, su cui il consiglio Ecumenico delle Chiese ha svolto un intenso programma di rilevazioni e approfondimenti negli ultimi dici anni, si guarda ai giovani che a Busan sono quasi un migliaio e che hanno già segnato alcuni problemi di fondo proprio alla riunione assembleare di inaugurazione. Quattro giovani provenienti da Cipro, dal Brasile, dal Sudafrica e dalla Isole Figi, hanno illustrato la situazione problematica dei loro rispettivi paesi ed hanno sollecitato l’Assemblea ad intervenire per la riunificazione dei Paesi che sono tuttora divisi, come appunto Cipro.

Quanto poi alla questione migrazione, è stata affrontata dal teologo cattolico  Daniel Groody, professore all’Università Notre-Dame nell’Indiana, che ha sottolineato come “una persona su 35 nel mondo di oggi è migrante. E in nessun tempo ci sono stati così tanti migranti”. Di questi molti lasciano il loro paese per cercare situazioni di vita migliore, altri sono costretti ad andarsene per situazioni di guerra, persecuzioni e violenze, altri ancora sono spostati contro la loro volontà perché ridotti in condizioni di schiavitù. Per tutti è la dignità umana che va salvaguardata perché compromessa in primo luogo.

Nei prossimi giorni, con l’apporto di eminenenti personalità, sarà continuata la riflessione per meglio comprendere la situazione generale e varie condizioni particolari delle comunità cristiane nel mondo nell’intento di sviluppare ed alimentare il sentimento di condivisione e fraternità tra gli abitanti del nostro mondo.